domenica 24 marzo 2013

I sogni nel cassetto ammuffiscono.

Dobbiamo farcela passare.

Dobbiamo cambiare sfondo al blog che quell'acqua era troppo stagnante.

Dobbiamo sbatacchiare i pensieri come panni prima di stenderli al sole, perchè verrà anche il sole.

E mi è piaciuto questo post di Cenerella, così partecipo all'iniziativa e ve lo passo. In effetti, mi si stanno ammuffendo i sogni, è ora di dargli aria. Siccome mi piace anche la divisione per categorie, la copio parapara.


  • Per la categoria sogni di bambina: diventare un'esperta di rose rare, no di più, inventare una rosa nuova e darle il nome che voglio io. Una rosa mia. Di un rosa così pallido da sfiorare il bianco, oppure granata-maglia-del-grande-Torino (è un colore precisissimo noto solo agli iniziati), comunque con un profumo pazzesco.
  • Per la categoria sogni realizzabili con molto lavoro: capire cosa voglio fare da grande, prima di diventare TROPPO grande. Non intendo il lavoro (sigh) ché quello è in the lap of the Gods, ma proprio cosa voglio fare IO. Cosa voglio essere. 
  • Per la categoria ci vorrebbe un po' di fortuna: vedi sopra, un lavoro non del tutto mortalmente noioso (coma vigile va bene), e non assurdamente lontano da casa.
  • Per la categoria sogni mostruosamente proibiti: vorrei vivere al mare, e la domenica pomeriggio portare le bambine a prendere il gelato sul lungomare, anche se è inverno (tanto se è un sogno proibito la gelateria è aperta anche d'inverno no?)
  • Per la categoria sogni impossibili: un altro bimbo, un maschio coi riccioli neri. Da portare a giocare a rugby.

Non c'è scrivere. Volevo metterlo come primo sogno, ma prima  mi metto in testa che dipende solo da me, meglio è.


E grazie Cenerella.


PS voi non avete idea di che fatica MORTALE sia scrivere in io. Mi sembra di scalare l'Everest coi tacchi camminando all'indietro. E' tremendo.

10 commenti:

Doug Spaulding ha detto...

"Non c'è scrivere." E io dico: ALLELUJA! :-)
Sarebbe anche ora che ti mettessi a scrivere non solo nel blog.

Domanda indiscreta - a cui si può ovviamente rispondere come ogni domanda indiscreta forse meriterebbe (cioè: Doug, fatti i fattacci tuoi!) - come mai sei passata allo stile in prima persona singolare? Perché questo stile si è portato dietro anche un cambio di tono di una certa evidenza.

Mirella ha detto...

Ciao Doug!! L'ho notato, in effetti mi preferivo quando scrivevo in terza. Faccio una faticaccia... il perché... non so, in effetti, qualcuno ha fatto un commento un po' di tempo fa, dicendo che era ora di cominciare a scrivere in prima persona, e questa cosa ha cominciato a ronzarmi in testa.
Ma non so se durerà.

Doug Spaulding ha detto...

Ho come avuto la sensazione che, quando scrivevi in terza, riuscissi a prendere quella giusta distanza che aggiungeva il magico tocco di ironia che adoro leggere nei tuoi post.
Come se prima parlassi di Seavessi e ora invece parlassi di te.
E lo so che non siete due persone diverse davvero, non ho mai pensato che Seavessi fosse il tuo eteronimo; ma mi sembrava quasi che Seavessi fosse qualcuno a cui erano successe le cose che descrivevi, qualcuno di ovviamente molto intimo, qualcuno di cui chiaramente sapevi tutto, ma proprio proprio tutto tutto tutto, ma pur sempre qualcuno che ti permetteva di prendere un pochino meno sul serio le cose che ti (le?) capitavano.
E qui chiudo la mia analisi di psicologo della domenica.. e incredibilmente è pure domenica! :-)

Sempre Mamma ha detto...

Che bei sogni....qualcuno di certo si realizzerà, spero, anzi te lo auguro.

Anonimo ha detto...

ma tu scrivi un po' come ti viene meglio, io tu lei noi voi loro, sei tu che scrivi e non un altro che ti dice come devi scrivere

...ma la notte no! ha detto...

il tuo sogno impossibile fa il paio con il mio: avere una bambina con i riccioli (da noi più probabili biondi) da portare a danza. Ma mi sa che anche il secondo sarà un maschio da portare a rugby (però sempre con i riccioli biondi alla bergamasco!)

Mamma Avvocato ha detto...

Bei sogni...soprattutto la rosa granata Torino, che riesco ad immaginarmi benissimo!

mammadisera ha detto...

Anch'io vorrei vivere al mare, poter uscire con i bimbi a fare una passeggiata vedendo il mare mangiando un gelato.

Trasparelena ha detto...

mi piace questa cosa dei sogni
ci devo pensare
:-)

Mirella ha detto...

@doug again sì, capisco benissimo, infatti mi sento un po' così. Sto sperimentando, non so dove vado a parare :)

@moki speriamo, e altrettanto a te!!!

@anonimo ma il punto è proprio "come ti viene meglio" : non è che esegua pedissequamente quel che viene fuori dal blog (uh che roba grillina!!!), quel particolare commento mi ha incuriosita e faccio le prove .

@malanotte le mie sono una bionda e una rossiccia, in barba alle leggi della genetica... il terzo che non farò almeno nella mia testa lo faccio che abbia preso da me!!! (fiiiigo il rugbista biondoricciolutooo)

@mammaavvocato sul serio? Sai che colore è? Sai che io ho rinscemito la tizia che mi ha fatto il vestito da sposa e le ho fatto cambiare tre volte il colore dei nastrini perché erano ROSSO SCURO e non GRANATA, e quella non capiva???? OOOOH. LAGGENTE non capisce. NON E' lo stesso colore!

@mammadisera che meraviglia vero?

@trasparelena pensaci cara, è un bel pensiero :)

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