martedì 19 giugno 2012

Di nuovo? Sì, di nuovo.

Quando si comincia a scrivere un blog, solitamente si tratta di qualcosa di molto simile a un diario privato. Salvo rare eccezioni, lo leggono in pochi se non nessuno, e ci si sente molto liberi di scrivere qualunque cosa ci passi per la testa.
Inevitabilmente, più passa il tempo, più si aggiunge qualche lettore, più la scrittura diventa qualcosa di condiviso, e questo è bellissimo ma un pochino meno libero, perché ci si chiede beh, non sarò troppo lagnosa, o sdolcinata, o cinica, questo argomento che mi ossessiona un po' non l'avrò già affrontato troppe volte, insomma chi legge è presente al momento in cui si diteggia sulla tastiera, non meno di chi scrive.
Ma oggi Seavessi ha bisogno di fare un uso del tutto personale e autoterapeutico (?) del blog, e si scusa con chi lo trovasse noioso, ma sono gli inconvenienti di un modo di esprimersi così nevroticamente oscillante fra pubblico e privato.

Per cui beccatevi l'ennesimo elenco di cose per cui vale la pena vivere, e chi non ci sta peste lo colga.

1- nuotare. In piscina, ma in mare è meglio, Stare il più a lungo possibile con la testa sotto e poi respirare a pieni polmoni.

2- la tua squadra (le tue squadre) che per un curioso accidente del caso riescono nello stesso anno a combinare qualcosa di buono. Sì, lo so, e tu stai a gioire per il calcio con il paese che va a puttane lo spread la Merkel e la Grecia. Questa cosa non la capirò mai. Se invece di gioire per il Toro e la Pro me ne sto mutanghera a riflettere sul Sole 24 Ore, lo spread cala? La Merkel diventa Babbo Natale? Mi sa di no, quindi gioisco.

3-mettere alle bambine i vestiti estivi, quelli allegri, colorati, che si stirano in un attimo (e dite poco...)

4- le ginocchia rovinate dell'Infanta, secondo Seavessi indubbio sintomo di bimba felice.

5- il gelato alla fragola.

6- i Queen a palla.

7- Riflettere con impegno degno appunto di spread merkel ecc sul fatto di tagliare/tingere/fare qualcosa ai capelli.

8- l'aria fresca che viene su la sera, giusto in tempo per quando si va a letto.

9- la faccia felice di ZiaBella che va in vacanza.

10- il marito che ti posta il caffè mentre scrivi un post, seduta al tavolo sotto il porticato.




PS CERCASI LUDOVICA DISPERATAMENTE!!! Dov'è finita la vincitrice del contest??? Ludovica fatti viva!!!

mercoledì 13 giugno 2012

and the winner is.

Permettete a Seavessi una piccola divagazione, sui commenti al post di ieri.
Ieri sera Seavessi rileggeva, e notava che a parte il fatto che verrebbe fuori una cena bellissima ancorché curiosamente assortita, e nonostante le difficoltà insite nel far sedere a tavola gli squali, ecco a parte questo è giusto e bene che la cena sia immaginaria.
Perchè risulterebbe composta più o meno così

Antipasti
Lingua col bagnetto verde e salam vec (che Seavessi tira fuori ogni volta che un non indigeno si siede a tavola), fritto misto alla piemontese (bianco e nero) (idem come prima).
tigelle con il prosciutto di Parma, mortadella (di fegato? All'Infanta piace), salame ferrarese con tanto tantissimo aglio, da Giliola

Primi
Panissa (simpatico risotto a base di fagioli e salciccia) sempre di Seavessi, e sempre per il discorso tipicità km0 ecc, non è colpa mia se i piatti tipici indigeni son dei mattoni.
Tiella di riso patate e cozze della Gì, con la Panissa è la morte sua.

Secondi fortunatamente non pervenuti

Dolce
Tiramisu di malanotteno
torta di riso della cognata di giliola
Tartufata (sempre per la storia tipica ecc)

vini
sangiovese di gliliola
ruchè, dolcetto di dogliani e sangue di giuda di Seavessi.

Lo sentite quel disagio interiore, come un malessere dell'anima?
E' il vostro fegato che cerca di fuggire solo a leggere le portate.

comunque!

ieri finalmente si è alzato il sipario sulla recita, una specie di Macbeth in chiave asilesca, dove la strega Silenzia per qualche motivo attacca il regno di Musicolandia, seguono cantate varie segue redenzione della strega.
Bellissimo, davvero.

ma venendo al sodo, l'Infanta era un...

PAPAVERO!!!


quindi the winner is

Ludovica

di cui non ho né link né niente, Ludovica con tre bimbe, hai vinto!!! mandami un recapito, non vorrai mica perderti il meraviglioso premio del valore di 50 centesimi!!!!
Brava Ludovica!

menzione speciale di merito a:

Glida che c'era quasi, ha solo sbagliato fiore
Contessa per aver detto Lepricauno e Brucaliffo, ruoli per cui io come mamma sarei impazzita
Dabo che non si sa da quale recesso mnemonico ha tirato fuori Solfamì.

E grazie a tutte per l'entusiasmo :-D



martedì 12 giugno 2012

Non aprite quell'armadio

Ci sono genitori, famiglie, mamme, che coltivano una più o meno serena neutralità. Seavessi ne ha conosciuti, persone che non battezzano i figli dicendo sceglieranno poi da grandi, che davanti ai bambini non parlano di politica, di lavoro, di soldi, di quanto sia simpatica a tutti la prozia Euclorinda con la sua deliziosa abitudine di ricordarti che da piccolo tutti ti chiamavano Dumbo e oh che buffo, hai ancora le stesse orecchie a sventola!!!

Sono scelte legittime, ancorché (dal punto di vista di Seavessi naturalmente) un po' limitanti, visto che sti figli non son pesci rossi e se non li influenziamo con le nostre scelte rischiamo di influenzarli con la nostra abulia.

Sono scelte a volte un po' invidiabili, quando senti che i figli dei vicini mal che vada c'hanno l'orsacchiotto amico e te sei lì che cerchi di mantenere la pace armata fra gli squali in giardino e il Fratellino che ogni tanto ricompare nell'armadio.

Sono scelte decisamente invidiabili, a volte.

Tipo quando, neanche in edicola, ma nell'incasinato scaffale-edicola del supermercato in mezzo alla gente che legge a scrocco, un'Infanta gioiosa, con l'aria di rivedere lo zio disperso in Russia nel '44, punta il ditino benedetto dal Signore verso l'Espresso




e ulula _Mammaaaaaaaaaaaaa l'amico di Fabiofàssioooo!!!!! Può venire a cena anche lui?

Facce degli astanti: 




Fabio.
Io e te dobbiamo parlare.
Sgàrati almeno a portare una bottiglia di vino.
Buono. Anche immaginario.

Non so se voglio sapere chi altri vive nell'armadio.



PS questo pomeriggio c'è la recita, quindi oggi è l'ultimo giorno valido per portarsi a casa, ad un altissimo costo di pensiero, l'ambito premio del valore di mezzo caffè!!!! 
Ultimo indizio; lista di alcuni, non tutti o forse sì, personaggi della recita medesima. L'infanta potrebbe essere uno di questi, o no, o boh.

una strega
dei puffi
dei ballerini di hip hop
un ragno
delle papere
delle cose che non abbiamo capito se sono orsi o cagnolini
dei bambini in pigiama con orso
dei musicisti che cantano la mia banda suona il rock. (Infanta remix _ci vedrete alla corriera, con la macchina bloccataaaa)


venerdì 8 giugno 2012

Quattro minuti.

C'è una persona, a cui Seavessi vuole molto bene. Questa persona ha un'idiosincrasia per le parole _chi non ha figli non sa, e siccome questo post è un pochino dedicato a lei  - no, diciamo meglio, scritto pensando a lei e ad alcune cose che abbiamo in comune - vediamo di non cominciare facendole venire la pellagra ai piedi.
Cominceremo dunque dicendo che SEAVESSI prima di avere figli non sapeva.
Non aveva idea.
Quando ti dicono eeeh, ora la tua vita cambierà, non potrai più fare quello che facevi prima, scordati questo e quello, sbagliano.
Sbagliano a prescindere a darti consigli non richiesti, e sbagliano perché non è quello, non è il non andare a cena fuori o uscire tutti i WE o chissà che altro a fare la differenza. Magari ti capita un bambino supereasy modello Cicciobello SenzalaBua, che lo infili nel passeggino e te lo porti financo alla Sagra della Tequila.
Non è quello che farai o non farai il punto, il punto è che qualsiasi cosa farai non sarà mai più come prima. Non più brutto, forse neanche più bello, sicuramente molto diverso. Perché è fatto così il pupo, ti esce dalla pancia e ti si installa nel cervello.

Non è, o non solo, questione di amore. E' la consapevolezza costante di pensare non solo per se stessi.

A pensarci, è abbastanza terrificante. Ricorda Seavessi, che uno dei suoi primi pensieri mentre si stava arripigliando dall'anestesia del primo cesareo, e mentre la simpatica ostetrica le lanciava la bambina con un passaggio all'indietro tipo All Blacks per poi andarsene da altre mamme più brave, non pigrone cesarizzate, è stato _come diamine vuoi che la attacchi al seno brutta cretina, che riesco a muovere solo il braccio sinistro, che fo, la palleggio sta figlia?
Il pensiero immediatamente successivo, guardando l'Infanta negli occhi socchiusi, è stato la consapevolezza che quel legame era eterno. Che lei era la mamma, no, la Mamma.
Lei e solo lei, non sostituibile, niente panchina, niente sostituzioni, niente infortuni ammessi, niente pausa caffè, niente ferie.
Forse è per questo che Seavessi ci ha messo tanto a smettere di avere paura dell'Infanta.
Questo, Seavessi NON lo sapeva, né immaginava prima di avere figli.

Una volta accettata questa cosa, questo ruolo immenso, è facile cadere nell'abisso.
Dicesi abisso quella situazione in cui:

tu e solo tu sei in grado di nutrire il pargolo. Anche se ha otto anni e il suo piatto preferito è la pasta con le vongole. Gli altri sbaglierebbero la quantità di pasta, acqua, sale e vongole. E rena, of course.

tu e solo tu sai se ha freddo ha caldo o ha tiepido. Infatti, in questi giorni di febbriciattola, Seavessi si ostina a coprire la povera Revoluciòn, che ha preso da NonnoG e suda anche quando pensa.

tu e solo tu sai perché piange. Il più delle volte in effetti il minorenne piange perché sa che ti intorta come vuole. In quel senso, tu sola sai perché pianga, perché se fosse con chiunque altro non piangerebbe affatto.

tu e solo tu sai come vestirlo, cambiarlo, infilargli le ginocchiere per la bici, tu sola sai come lavarlo dopo la cacchina e come tagliargli i bordi del tost per il pranzo al sacco dell'asilo.

tu sai, gli altri no. Dal marito in giù. Sbagliano, approssimano, fanno danni, non fanno come faresti tu.

tu sei la Mamma Punto.

Poi a un certo punto, in una notte di febbre, non ce la fai. La gnappetta urla, tu scatarri come un novantenne bronchitico, ti viene da piangere, la porti in cucina per passarla sul gas nella speranza di non svegliare la quattrenne.
E' in quella che arriva il marito, acchiappa il fardello ululante e ti rispedisce a letto.

Lui in realtà ci  metterà circa 4 minuti (fa fede la sveglia che proietta l'ora sul muro) a calmare la piccola palla di rabbia e a riportarla ronfante nei suoi alloggiamenti.
ma in quei quattro lunghissimi minuti, tu hai sentito gli urlacchi sempre più ovattati, e stavi stesa nelle lenzuola fresche, e ti ha invaso il pensiero che _puoi stare tranquilla, ci sta pensando qualcun altro. Dormi. Non tocca a te ora. 
Come rifiatare dopo un'apnea lunghissima, come i ciclisti quando l'ammiraglia gli passa la borraccia fresca.

Ci sono voluti quattro anni e due figlie per arrivarci, ma forse, forse, a calci in culo, Seavessi sta imparando a mollare un pochino la presa.

mercoledì 6 giugno 2012

Ciao Ray.

Più che amico, uomo che mi ha tenuta per mano, che ha immaginato per me meglio di quanto io stessa non potessi fare,
lo vedi, anche se ormai è quasi notte, lo vedi quel bambino scalzo, con le ginocchia sbucciate, che insegue le lucciole in mezzo all'erba come se il crepuscolo fosse infinito? Quello bruno con gli occhi d'oro?
Quello è il mio bambino sognato, l'ho immaginato per te.
E' sempre meglio avere qualcuno da tenere per mano.

Che magone Ray, non ti piacerebbe.

E racconta un po', cosa vedi da là sopra?


martedì 5 giugno 2012

Ma sì dai. Minicontest.

Tanto per stare leggeri e fare pensieri come palloncini. Seavessi ne ha proprio voglia.

Dunque, qualche giorno fa Seavessi ha girato come un'oca la qualunque bancarella negozio mercato retrobottega, per trovare quanto richiesto dalle maestre per la...

suspence

Recita di fine anno (eh sì è già ora!!)

Dunque, quale migliore occasione per un contest?

In premio mettiamo questa pregevole opera



che parla di cambiamento, di punti di vista, di cambiamento di punti di vista. Mi pare adatta al momento, no?

Cosa fare per aggiudicarvi l'ambito premio?

Azzeccare quale parte farà la nostra piccola Cameron Diaz nel grande evento di fine anno che già si discute del red carpet e del buffet.

Indizi: le maestre hanno richiesto, tramite opportuno post-it sull'armadietto, il seguente abbigliamento:

pantaloni verde vivo
maglietta nera

ciò non implica che il costume sia completo né che non lo sia. Tutto po' esse. Idem per trucco e parrucco.

Vince chi indovina il misterioso personaggio.
Se indovinate in tante vice la prima che c'azzecca, se non indovina nessuno vince la risposta più carina e simpatica, a insindacabile giudizio dell'Infanta a cui verranno sottoposte le proposte. 

Quest'ultima parte potrebbe spingere alcune incaute a cercare di accaparrarsi il premio lusingando la quattrenne con proposte tipo fatina stellina cuoricina. Tenete però presente che l'Infanta ha gli squali in giardino e un presentatore impegnato per amico immaginario. Fate vobis, come dice Nonnobis.

Ultima cosa, non vale dire fiore animaletto  insetto albero: dovete dire pioppo, baboia panatèra, geranio, topo muschiato e così via. Mica stiamo qui a tagliare i bordi ai tost!!!

Contest aperto a tutti meno che alla Lizzie che giassà :-), il mistero verrà svelato dopo la recita (sì malfidate che siete, IO lo so cosa farà mia figlia...), cioè mercoledì 13. Quindi tempo fino al 12 per le risposte.

Good luck :-)


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aggiornamento del 06/06: grazie mille Serena per la dritta ministeriale, così facciamo le cose per bene!
Dunque io Seavessi dichiaro che il pregevole volume di cui sopra è un libro usato (l'ho comprato la settimana scorsa), e per di più in condizioni non ottimali in quanto Seavessi e l'Infanta hanno fatto dediche e firme sulla prima pagina. Ragion per cui il suo valore si può ragionevolmente stimare in 0,50 Euro, prezzo a cui lo trovereste nelle bancarelle dei libri usati.

Detto questo, sotto ragazze... una c'è arrivata vicina ma così vicina, proprio un soffio!!!

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dunque dunque... fantasia ragazze! Se continuate a dire il grillo parlante, fosse anche giusto ormai ha già vinto chi l'ha detto per prima!
Chissà, qualcuno avrà indovinato? Sara ancora acqua acqua acquissima alto mare???
Due indizi, forse utili e forse fuorvianti, chi può dirlo:

1- il costume così come descritto non è completo. Manca una parte, può essere un pezzo di vestito, trucco, parrucco, accessorio (che non ho dovuto comprare perché verrà autoprodotto dai minorenni)

2- ieri ho incontrato un' Altramamma simpatica al super, e parlando della recita e dei costumi che ci hanno richiesto, ha commentato _sarà, a me più che una recita dell'asilo sembra Tim Burton sotto acido.

Io concordo :-)

lunedì 4 giugno 2012

Grazie

a tutte, davvero, per tutti i pensieri.
E' andata meglio di quanto Seavessi credeva o sperava - non è dire molto visto il pessimismo e fastidio dell'interessata, ma è andata bene.
Abbastanza bene da dormire finalmente la notte dopo mesi di dubbi fra le lenzuola attorcigliate, abbastanza bene da volere una vaschetta di gelato. Buono.
Forse anche abbastanza bene da  non fare quello che la formichina Seavessi pensava, buttare fino all'ultimo centesimino nel mutuo, forse va bene abbastanza da ascoltare la saggia Ziabella e istituire un minifondo pro vacanza al sud, per l'anno prossimo. Perché fa notare Ziabella che se Seavessi continua così invece che in salento o in Sicilia è facile che finisca alla neuro.

Forse è tutto per il meglio, anche quando fa paura.
Forse si può anche smettere di contarsela su che quello è il lavoro della tua vita, che non troverai mai più niente che ti piaccia tanto.
Forse te la sei contata su così per un sacco di tempo, perché quel lavoro così pieno di stress e imprevisti e passa dal via senza ritirare 20 euro ti faceva tanta ansia che l'unica per non impazzire era decidere, coscientemente e coscienziosamente, di amarlo.

Forse ora è meglio respirare, abbracciare le bambine, respirare, respirare.
E dormire, stanotte.

Grazie, a tutte.

venerdì 1 giugno 2012

Momenti magici


Questo è un post sponsorizzato. Non ne scrive spesso, Seavessi, piemontesemente diffidando di qualunque proposta foss’anche un caffè al baretto. E anche in questo caso ha mugugnato un po’.
Poi c’ha pensato; quello che le veniva richiesto era di scrivere un post sul tema “Momenti Magici”, momenti magici con le bambine, visto il tono mammesco del blog.

Che è quello che normalmente Seavessi fa, per cui ha deciso di sfruttare l’occasione per uscire un po’ dal mood cupo che la perseguita in questi giorni.

S’è ricordata, Seavessi, di una frase di un qualche ignoto editorialista di Repubblica, che suonava tipo _l’elenco delle 10 cose per cui vale la pena vivere è un indispensabile esercizio di igiene mentale quotidiana.
E’ vero, ed è ancora più vero quando, come Seavessi, si diffida un po’ della retorica del momento magico.

A Seavessi viene l’itterizia quando sente dire cose tipo _il giorno più bello, riferito al matrimonio, e le viene invidia quando sente parlare con grande poesia del giorno (proprio il giorno stesso) della nascita dei figli.
Nel primo caso, Seavessi ha del suo matrimonio un ricordo molto allegro, emozionante, s’è divertita immensamente. Ma il giorno più bello? Proprio no.
Il momento più bello con MaritoNP è stato un pomeriggio di primavera, a spasso per Torino, mangiando un gelato buonissimo e progettando le vacanze. E poi ancora, una mattina, in viaggio di nozze, alzarsi all’alba e salire sul ponte della nave diretta verso Oslo, e morire di freddo e guardare le casette come giocattoli.

Nel secondo caso, nascita delle Minori, Seavessi non ha avuto dei parti da manuale, e per l’Infanta era stanca devastata arrabbiata e spaventata, per Revoluciòn talmente drogata da ridere convulsamente mentre la tagliavano.

Così Seavessi s’è messa a pensare ai momenti magici veri, quelli che non te li aspetti ma l’universo si allinea e ci sono attimi di perfezione diamantina.

L’Infanta con le braccia coperte di tempera, ché dal foglio lei e Seavessi hanno deciso di espandersi e fare body painting, e la cucina è un quadro di Pollock ma è un quadro bellissimo.

Revoluciòn che fissa seria ZiaBella che fissa seria Revoluciòn, e sono uguali, e le amo così tanto.

L’Infanta VS la nonnapapera, con la farina nei capelli, che sentenzia _siamo più brave di Gordon, agitando le mani appiccicose.

Revoluciòn che se le parli risponde, e pure a tono, e ti senti stupida perché non capisci cosa dica.

L’Infanta che si addormenta ascoltando Harry Potter.

Revoluciòn, la prima volta che Seavessi è riuscita a sorriderle, dopo quasi una settimana di vita, dopo quella settimana terribile di febbri influenze punti che tiravano malattie assortite del resto della famiglia. E Revoluciòn lo sapeva, e ha ricambiato il sorriso. A ma’, ne usciamo. Va che ne usciamo.

L’Infanta in piscina, che fa lo squalo con le manine giunte sulla testa e la bocca sott’acqua a fare bollicine, e Seavessi sogna le Olimpiadi.

Revoluciòn che ha imparato a fare gli spruzzi quando fa il bagnetto.

L’Infanta che insegna a Revoluciòn a fare le pernacchie.
Revoluciòn che impara.

Ogni momento in cui le guardo.


A volte, Seavessi per prima, dimentichiamo di fare questi elenchi.
Ma ci fanno bene.

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