giovedì 28 luglio 2011

Antropologia da parchetto (part one)

Indovinate cosa fa nella Valle Piovosa?
Piove?
naaaaah. Banale.
Diluvia?
Buuuuuh, scontato!

Oggi per esempio c'è il temporale, con tanto di tuonui e fulmini. Trattasi però di temporale tipico della Valle Piovosa, che probabilmente durerà fino a domani.
Però stamattina c'era un bel sole, e Sevessi e l'lnfanta si sono fiondate al parchetto.
Ora, Seavessi non è una mamma da parchetto; prima cosa non c'è tutta sta dovizia di parchetti nel Paesino, secondo non ha tutto sto tempo per portarci l'Infanta.

E' quindi con una certa qual curiosità antropologica che Seavessi affronta scivoli infidi e giostrine variamente basculanti. In generale, il parchetto inquieta un po' Seavessi che ci vede un erbario di comportamenti deviati piuttosto notevole.
Seavessi è in effetti un po' traumatizzata da due esemplari si spera rari e in via d'estinzione osservati questa mattina. La NonnaStrega e il NonnoCoach. Seavessi non ce l'ha coi nonni in modo particolare, viva i nonni, ma nella Valle piovosa l'80% della popolazione è sotto i 5 o sopra i 70 quindi non c'è molta scelta.
La NonnaStrega è vestita firmata mutande comprese, no, non si vedono ma ci giurerei. Preferibilmente ha i pantaloni bianco ottico, il che nel parchetto della Valle Piovosa dove per attarversare le pozzanghere tirano i ponti tibetani è l'ideale.
Ovviamente la NonnaStrega non vuole sporcarsi e gira larghissimo dalle giostrine, e si siede solo sulla panchetta dopo averla ripulita col fazzoletto. Di solito ha una nipote femmina, fra i 7 e i 9 anni, carina, con gli occhiali, normalissima.
La NonnaStrega ha due passatempi, quando non importuna le vicine di panchetta che cercano di non guardare l'Infanta che si inerpica sul quadro svedese:
1) urla alla nipote di non andare lì che si sporca e non andare là che è pericoloso, e non andare su che ci sono i maschi (?) e non andare giù che _tanto non sei capaaaaaaceeeeeee sei imbranaaataaaaaaaaaa
2) quando finalmente la nipote è ferma immobile in mezzo al parchetto, che tanto non può fare niente di niente del tutto, la NonnaStrega attacca a urlare _eccccooooo vedi quella bimba lì com'è brava che sale sulla corda a testa in giù, vedi Pierino che figo che va sugli scivoli alti, vedi Caterina com'è magraaaaaaaaaaa che riesce a salire sulla pertica e tu nooooo
La nipotina povera abbozza e pensa a orribili vendette da mettere in pratica non appena sarà adolescente. 

Seavessi pensa alla povera mamma che magari passa l'anno a cercare di inculcare alla prole un minimo di autostima e si vede il lavoro rovinato da cotanta arpia. 
Seavessi è pronta a fornire alla mamma, qualora legga queste righe, qualunque tipo di alibi o sostegno morale o materiale ella abbisogni per il nonnicidio.
Siamo andati lunghi e fra poco si sveglia l'Infanta, del NonnoCoach parleremo la prossima volta.


mercoledì 27 luglio 2011

Singin'in the rain

Singin cosa?

singin', convulsamente, la canzoncina degli Aristogatti, ultimo blockbuster di casa Seavessi, con grande gioia di Seavessi medesima che quel film lo adora.

Qui nella Valle Piovosa ci sono 19 gradi. In casa.
21 dopo aver acceso la stufa.
Fuori nessuno ha il coraggio di provare, ma stamattina, per dire, Seavessi ha comprato all'Infanta un paio di pantaloni di pile.

Non piove neanche troppo, cioè, ha quasi smesso, per ora. NonnoG è sul balcone che sonnecchia con tre coperte addosso, Seavessi sta aspettando che il tè al limone si raffreddi un po' - ma non troppo.

Seavessi e l'Infanta dormono quelle 15-16 ore al giorno, senza sogni e senza pensieri, e non hanno più le occhiaie, nessuna delle due.

#2 si è risolto a più miti consigli, e Seavessi s'ingozza di bistecca ai ferri. Solo quello, esclusivamente quello, una fetta di pomodoro le rimane sulla coscienza per tutto il pomeriggio. Va bene lo stesso, #2, ne riparliamo quando chiedi il motorino.

Stamattina l'Infanta, paludata in una mantellina di gomma, è saltata dentro ogni singola pozzanghera della Valle piovosa.

Seavessi non l'ha sgridata, potendo l'avrebbe fatto anche lei.


Che bene che si sta.

venerdì 22 luglio 2011

Tempismo

Seavessi oggi è più rimbambita del solito;  è sopravvissuta alla mega riunione globale totale, all'Infanta che al telefono ululava _mamma io vojioo teeeeeeeeeeee, alle strane domande di colleghi che probabilmente non avevano idea di cosa stessero chiedendo.

Fra poco Seavessi sopravviverà alla macchina calda, alla preparazione della valigia, allo stiraggio di quanto va messo nella valigia medesima, a Gatto Abusivo che cerca di entrare in casa, all'Infanta che sempre telefonicamente chiede che le vengano postati con urgenza il "rossetto " (santo labello arancione) e l'Orso Bavoso.

Più tardi Seavessi sopravviverà alla cena fuori promessa da mesi a MaritoNP.

Perché ahimè, con un tempismo degno di miglior causa, oggi #2 ha deciso che mangiare è segno di debolezza morale e caratteriale, e Seavessi da stamattina è riuscita a mandare giù:

n. 1 caffè amaro, che a #2 il caffè zuccherato non piace.

n. 1 kinderbrioss col caffè (e già qui #2 ha rognato tutta la mattina)

n. 2 albicocche mezz'ora fa (approfittando che #2 probabilmente leggeva trattati di filosofia estetica, ma già se ne sta risentendo)


Seavessi  però non demorde, e passa il tempo contando gli elefanti viola che saltellano intorno alla sua scrivania.




PS domani Seavessi parte per la montagna, si porta laptop e chiavetta depressa ma ha grossi dubbi sulla qualità della connessione offerta dalla Valle Piovosa. Se dovesse scomparire nel nulla, buone vacanze a tutti!!!



giovedì 21 luglio 2011

Seavessi Sogna il Sud

Seavessi fa parte di una famiglia di cui è acclarata la presenza del paesucolo o immediate vicinanze a partire dal... circa ‘600. Seavessi non sta millantando altolocate ascendenze, semplicemente nessuno s’è mai smosso da lì.

Solida famiglia contadina senza grilli per la testa, che si spostava dalla cascina natìa solo in caso di alluvione e poi ancora.

Seavessi non ha parenti fuori dalla provincia, o meglio no, due cugine abitano nella provincia limitrofa, a quasi mezz’ora di macchina perché di mezzo c’è il fiume, in linea d’aria è molto molto meno.

In più trattasi di ascendenza radicatamente piemontese, con influenze presumibilmente celtiche. Che nei secoli ha amato i viaggi e le avventure più o meno quanto la pellagra o la malaria. In viaggio ci si andava quando qualcuno ti spediva in guerra.

Ciò fa sì che Seavessi, nel uso inconscio più profondo, nutra una piemontese fascinazione e allo stesso tempo diffidenza verso i luoghi “lontani”, quei posti strani dove c’è quel mare che anche di notte non si ferma mai. Seavessi non lo sa dire bene ma fa niente, tanto l’ha già detto l’immenso Paolo Conte in Genova per noi.

L’ascendenza celtica inoltre fa sì che Seavessi, se proprio proprio deve allontanarsi da casa, si trovi a suo agio in posti dove piove almeno una volta al giorno, dove ci sono nuvole abbastanza per tutti e dove possibilmente si possa girare con il maglioncino di cotone anche in piena estate. Per dire, Seavessi quando stava a Dublino stava un fiore.

Ma quando sogna, Seavessi sogna il sud.

E’ un sud fiabesco e generico, probabilmente inesistente. Un collage mentale di foto delle vacanze di amici, di racconti di miglioreamica delle vacanze in Puglia, di qualche immagine che ogni tanto le manda Gì, e sì, senza vergogna, anche dei libri di Camilleri, dei film di Salvatores.

Seavessi sogna di venti caldi, mare sotto il sole, un sole così diverso e più potente di quello che conosce lei. Sogna i profumi alieni di una terra che non conosce, perché a Seavessi quello che rimane impresso nei secoli  sono i profumi. Sogna colori forti e parlate allo stesso tempo note e ignote.



E fulmine di guerra che sei, prendere e andarci?

Seavessi ci prova ogni anno. Sogna un generico appartamento in mezzo al niente (come faccia un appartamento a essere in mezzo al niente non si sa, ma tanto è un sogno), ché per Seavessi la vicinanza di svaghi e divertimenti vacanzieri è decisamente un meno. Una spiaggia non troppo  lontana, il vento caldo e il caldo secco.

Ogni anno alla fine viene fuori che è troppo sbattimento, non conosciamo i posti, è lontano, partono dei giorni di ferie solo per il viaggio, l’Infanta c’ha un incarnato da principessa dei ghiacci cosa vuoi portarla ad arrostirsi? Si scotta che è un piacere già in Liguria, e MaritoNP se proprio proprio gli tocca partire preferisce l’Istria.

Seavessi ogni anno si arrende alle considerazioni pratiche, al buon senso a quella razionalità che non riesce a scollarsi di dosso, e di nascosto ascolta un cd di pizzica portato a casa da ZiaBella dopo una vacanza in Salento. 

E nel frattempo prepara le valigie per la montagna e laValle Piovosa, dove sa che starà bene e nessuno le toglierà il suo temporale quotidiano.

Ma Seavessi

Sogna

il Sud.

mercoledì 20 luglio 2011

Pessimi Pensieri

Seavessi è po' turbata, diciamo pensierosa, per via del recente putiferio venuto fuori su Pessime Mamme. Ieri pomeriggio chiacchierando con Semplicemente Mamma s'era deciso di non dare seguito, ma Seavessi ha continuato a pensarci e ha fatto un paio di riflessioni che ha deciso di buttare giù qui.

Probabilmente Seavessi è ipersensibile, perché vorrebbe che con #2 non si ripetessero alcune situazioni allucinanti relative a nascita e primi mesi dell'Infanta. Seavessi non se lo può più permettere di passare un anno a piangere, adesso c'è anche l'Infanta a cui pensare.

Quindi Seavessi vaga spersa sul web, cercando info sul VBAC, e si imbatte in due tipi di informazione

1- un VBAC è una passeggiata di salute, qualunque stordita è in grado di farcela basta che non faccia la pusillanime e non richieda il cesareo a metà travaglio.

2- il VBAC è una specie di leggenda metropolitana come i coccodrilli nelle fogne, se ne straparla ma tanto una su 1000 ce la fa con buona pace di Morandi e Ina May.

Seavessi ben si guarda dal cercare info sull'allattamento perché, come già detto, sto giro non la ribeccano. #2 al primo segno che la tetta non è sufficiente riceverà un santo bibe pieno di buon latte tiepido senza aspettare un mese e mezzo e i primi segni di disidratazione.

Perché invece il VBAC sì? Per mere considerazioni pratiche, che poco hanno a che fare con la bellezza ancestrale del parto: semplicemente, Seavessi se appena fosse possibile vorrebbe evitare che l'Infanta associasse #2 = mamma immobile piena di tubicini e devastata.

Chiunque abbia provato a cercare questo tipo di informazioni sa che l'impressione non è quella di una ricerca di info mediche, ma quella di trovarsi in mezzo a una partita di football americano dove tutti hanno le protezioni e tu no.



Qualunque opinione venga presentata, ha il sapore consolante e ingannevole della verità assoluta. 
Qualunque obiezione venga posta a tale verità assoluta, viene immediatamente tacciata di disinformazione, oscurantismo da un lato, consumismo dall'altro, in sostanza: se non la pensi come me è perché non sai di cosa parli.

Sembra che nessuno parta dal presupposto di avere a che fare con donne pensanti. Che danno alla pubblicità di un biberon il peso che darebbero a qualunque altra pubblicità, e magari basano le loro scelte su altri personalissimi e non per questo meno validi  fattori. 
Per carità, dall'altra parte della barricata stessa solfa. Le motivazioni per cui Seavessi desidera  un VBAC son degne di rispetto e vanno ascoltate e non liquidate con sufficienza come fossero un capriccio, idem le motivazioni per cui non desidera ritentare l'allattamento al seno.


Resta un po' di amarezza, perché sembra che un vero confronto sia impossibile. A Seavessi torna in mente la scena di quando spiegava a non si sa quale consulente dell'ospedale che l'Infanta stava attaccata al seno tipo 13 ore al giorno, e di latte non ce n'era comunque, e s'è sentita dire che non si impegnava abbastanza.

Dovremmo ascoltarci di più, tutte quante, senza partire in quarta con _io ho ragione e ora ti spiego perché.





lunedì 18 luglio 2011

Lui e Lei

Lui la saluta, millantando una spavalderia che davvero in quel momento non prova, sorridente e sicuro.

Lei abbassa lo sguardo sotto le ciglia immense, quasi nascondendosi dietro suo padre.

Lui fa l’indifferente, ma non sul serio, di quando in quando lancia sorrisi ammaliatori.

Lei sorride timida, arrossisce e distoglie lo sguardo.

Lui quasi non ci crede, quando Lei si avvicina e gli tende la mano con la grazie riservata di un personaggio di Jane Austen.

Lei si ritrae per riavvicinarsi poco dopo, stavolta con un sorriso più sicuro.

Lui attacca bottone esitante.

Lei ride e fa una battuta.

Lui non capisce ma lo prende come un incoraggiamento.

Lei oramai ha preso il controllo della situazione, come ogni donna ben sa.

Lui sorride felice e si lascia coinvolgere.

Lei lo guarda con gli occhi a cuore.

Lui ricambia, ammaliato.




Lei è alta poco meno di un metro, ha gli occhi grigi e ciglia immense.
Lui....

Ladies and gentlemen, I am soooooooooooo proud to introduce you

Il Moroso (di ZiaBella)


Il Moroso (please welcome the new entry!) ha begli occhi scuri e un sorriso allegro, l’aria gentile e – per quel che se ne sa – ha retto incredibilmente bene l’impatto con la Seavessi Famiglia.
Ieri, complici una domenica montanara senza fretta e senza stress, è scoppiato l’ammmore con l’Infanta.
Benvenuto, Moroso!
PS, ci piaci ;-)

PPS il bitest – o almeno l’eco della TN – è andato bene, abbiamo vinto una ridatazione di una settimana in avanti. #2 è un giovine con un alto senso della privacy e del pudore, e s’è ben guardato dal fare capire se trattasi di baldo giovanotto o tenera fanciulla.

venerdì 15 luglio 2011

Non mi sopporto più.

E' arrivata l'estate, tempo di sole, aperitivi, gite, amici, saldi, mari e montagne, orsù mondo, giuoisci!!!



Maddeche.

Ma 15 anni fa forse, e poi ancora.


Seavessi non ama l'estate e passerebbe, potendo, dritta da maggio a settembre. Ma Infine l'estate è il periodo in cui maritoNP può essere più presente, in cui l'Infanta perde il suo meraviglioso colorito verdeprato e diventa, seppure per poco, vagamente biscottata, in cui si passano i uichend  e poi le ferie insieme.

Che non sarebbe male come programma. Solo che dopo due settimane di sta solfa Seavessi perde il controllo.

Non si capisce più come e quando fare la spesa, vuoi mica sprecare una fantastica mattinata di sabato che ne abbiamo tanto poche no?

La casa va fuori controllo, la piglia della roba da stirare pure. Bisognerebbe dire e vabbeh pazienza, ma ahimè tocca anche lavorare e a lavorare non ci si può andare in pigiama - che poi il pigiama estivo di Seavessi è costituito dalle varie tshirt di Vasco che le si sono appiccicate in anni di concerti, per cui andrebbe in ufficio con addosso la scritta Stravissuta Straviziata Stralunata.

Pure bella eh?

E maritoNp le sue camicie le ha bisogno e se le stira lui sembra che le abbia centrifugate coi sassi come i jeans, e la giornata di Seavessi in definitiva comincia in simbiosi col ferro da stiro.

Tutto ciò per dire?

Per dire che domani la Seavessi famiglia dovrebbe partire per il we in montagna  onde fare il passaggio di consegna dell'Infanta ai nonni.
Seavessi al pensiero di preparare borse vestiti smacchinare ecco preferirebbe due sberle ben date.

Quindi si pone il quesito: quanti degenere-punti acquisirebbe Seavessi, se (dopo 3 we di fila fuori casa) proponesse a MaritoNP di tornare a casa presto domenica (diciamo subito dopo pranzo invece che dopo cena), onde poter passare il pomeriggio pisolando leggendo e sistemando un po' casa senza persone piccole che chiedono di essere portate al parchetto - e probabilmente facendosi un sacco di pare per il bitest di lunedì ma vabbeh?

Sefossi stanca.



giovedì 14 luglio 2011

Odio! Odio! Odio!!!

Detto col tono di Maga Magò - uno dei pilastri del mondo mentale di Seavessi - nel film La Spada nella Roccia.


Cos'è successo mai?

E' finita la cipria hollywood?

E' partito il decoder digitale a metà del Dr House?

L'infanta ha disegnato col pennarello sulla foto autografata di Giorgio Ferrini, per Seavessi massima espressione dell'arte contemporanea?


No, no, nessuna tragedia in corso.

Semplicemente, the one and only libreria di medie dimensioni presente nella piccola città, l'unica in cui si possono perdere le mezz'ore  vagando con la testa fra le nuvole, ché tutte le altre sono sì fornite, ma non passeggiabili, si sta riorganizzando.

Maledetti. Con simpatia eh?

Da una settimana ci sono gli scaffali mezzi vuoti, i libri spostati, le sezioni a vanvera. 
Che sembra niente, ma provoca un indicibile malmostume nell'utenza (Seavessi, Collegamica e gli altri  che vanno a perder tempo e soldi fra gli scaffali) che si aggira col dente avvelenato; ché il Fantasy è sparito, i libri vampiresco-romantici sono nella sezione narrativa 11-15 (come sarebbe che quello è il posto loro? mi state dando dell'infantile? occhio che vi scado e non vi faccio più amichettemie. Pfui.).

I libri di cucina sono parcheggiati nello scaffale Religione e Filosofia, che vabbeh che Gordon è amico nostro ma non esageriamo.

Allo stato attuale la libreria è piena di libri sbagliati, commessi indaffarati e clienti che rognano.

Seavessi in qualche modo ne è affascinata. C'è tutto il materiale per cavarne un buon racconto giallo.

mercoledì 13 luglio 2011

Recensisco? Ebbene sì, recensisco: passeggino Inglesina Avio

Amicagioia(che non vuole ammettere di essere tale) _...guarda che però dovresti introdurre la cosa, in qualche modo.

Seavessi  _sì, lo penso anche io...

Amicagioia _no perchè poi vengon fuori a dirti che sei commerciale eccetera.. che tanto poi lo dicono lo stesso...

Seavessi _appunto... e poi oh, il blog è mio e me lo gestisco io! Independence Day!Mettete dei fiori nei vostri cannoni! Abbasso la panna nella bagna cauda! (retropensiero: tanto il troll pissicologo già ce l’ho, mal che vada me la scriverà ‘na confezione di prozac no?)


Quindi, introduciamo, che mica stiamo qui a vuotare il mar ligure col secchiello. 
Questa è una recensione, direi che è un post sponsorizzato ma non sono sicura che sia giusto, e se passa di qui Aprovadimamma e mi dice come correggere io son contentona.

Com’è come non è, Seavessi è  stata contattata da un’agenzia di marketing (Dabo si dice così?) che le ha chiesto se era disposta a provare il passeggino nuovo dell’Inglesina.

Reazioni di Seavessi:
-chi io? (guardandosi alle spalle)
-sicuri?
-ma poi se mi fa schif se non soddisfa le mie esigenze lo dico neh. (era detto meglio eh, Seavessi si è avvalsa di preziose consulenze)

Ordunque, settimana scorsa è arrivato il paccone col passeggino. Quale occasione migliore per provarlo che non l’uscita al megacentro commerciale di sabato?

Seavessi vi racconta com’è andata.

Seavessi casa, ore 08.20, interno mattina

Seavessi assalta lo scatolone, decisa ad assemblare esso passeggino all by herself. 



Se si prova si prova bene. I due coinquilini si aggirano fastidiosi per il soggiorno, quella bassa incredula per cotanta fortuna (la nazista Seavessi ha ritirato il passeggino dell’Infanta in soffitta lo scorso settembre), quello alto scettico sulle capacità assemblatrici di Seavessi.

Invece, allontanati i due molestatori con un ben assestato lancio di falsa crocs (tre euri al mercato), l’assemblaggio è facile. Seavessi cicca un aggancio ma trova rapidamente la soluzione sul libretto delle istruzioni. Et voilà!
L’infanta ci si fionda sopra. E Seavessi constata, un po’ stupita, che il passeggino è compatto ma contiene agevolmente un’Infanta di tre anni abbondanti, 97 cm e 15 chili, il che per la filosofia di Seavessi è già quasi al limite dell’età e delle dimensioni in cui si usa il passeggino.


Epperò da chiuso è piccino, più dello zippy (edizione 2008) dismesso a settembre scorso. Fin qui bene. Si apre e si chiude come tutti gli Inglesina, che pr Seavessi è un pregio visto che già ai tempi aveva scelto lo zippy perchè era pratico.
Superata agevolmente la prova _orsù entriamo nel baule della Micra.



La Seavessi famiglia si avvia alla volta degli Orsi, un incrocio fra un outlet e un centro commerciale.

E ditemi pure che tanto dovevo scriverlo per forza, ma sto Avio  PER ME è proprio un altra vita rispetto al passeggino che ho sempre usato. Intanto siamo riusciti ad aggirarci senza fare una piega fra gli scaffali dei negozi, senza sbattere e senza fare manovre; si spinge e “direziona” con una mano sola, perfino la mano sola di una gravida lagnosa piena di tachipirina.

MaritoNP che ha fatto lo scientifico dice che è per via delle ruote, che sono singole e non doppie. Seavessi ha fatto il classico, abbozza e dice che in ogni caso le piace il colore.
Ah, bello il sistema per bloccare le ruote davanti quando si chiude il passeggino, sembra una sciocchezza ma Seavessi con lo zippy si incasinava.

L’Infanta passegginata se la sciala e dice che sta comoda, in ogni caso pretende la cappottina abbassata da sotto la quale canta insistentemente  _uacauaca eeh ehhh. Meraviglie del centro estivo.

Incoraggiati, dopo pranzo decidiamo di tentare anche il giro in libreria = circuito curvilineo fra scaffali stretti ,clienti imbambolati con libro in mano, Seavessi che inchioda ogni sei centimetri perché ha avvistato il libro _mai più senza, Infanta che cerca di acchiappare qualunque cosa abbia sopra TopoTip.

Oh, incredibbole, è andata benone, non abbiamo investito nessuno, abbiamo fatto delle pieghe in curva che neanche al motogp, Seavessi si è goduta il giro il libreria, senza dover inseguire l’Infanta e senza dover fare contorsionismi per raggiungere lo scaffale Fantasy.

Anche solo per questo la recensione è decisamente positiva (Seavessi voleva mettere solo positiva per non sbrodolarsi, MaritoNP ha insistito per il decisamente).

Due piccole pecche, che alla fine Seavessi è sempre la solita orribile pistina:

-rispetto allo zippy manca quella specie di maniglia laterale cocsì comoda per acchiappare il passeggio chiuso e trasportarlo/metterlo in macchina.

-Seavessi, astuta come una faina, continuava a cercare di appendere la borsa al “manico”; avrebbe apprezzato un gancetto attaccaborsa in dotazione, forse più del portabottiglia-portabibe.

Bon , ho scritto la mia (credo prima e unica) recensione.
O basta là.






martedì 12 luglio 2011

Ode to my family

Poco lontano dalla Piccola Città c'è la Valle Piovosa.

la Valle Piovosa, per chi non ama il genere, può essere angosciante; è piuttosto chiusa, non come la Val d'Aosta, le montagne ti stanno addosso, ogni svolta della strada uno scorcio e un mondo diverso. Verde, verde, tutte le possibili e immaginabili sfumature di verde, e in mezzo il fiume come le rapide famoso per la canoa e il rafting. Ah, e come da nome, c'è la tradizione estiva per cui ogni sera verso le 17.00 piove.

la Valle piovosa, per chi invece ama il genere, è un abbraccio di ombre e cielo, un alternarsi perfetto di sole caldo e rassicuranti temporali estivi.



Ieri sera Seavessi ha smollato a casa i coinquilini, e lei e #2 sono usciti dall'ufficio e sono partiti alla volta della Valle Piovosa, dove hanno passato la serata a una fiera con i NonniG e ZiaBella.

Seavessi ha fatto la figlia, per una serata. Si è concessa mezzo bicchiere piccolo di vino e pesche (trattasi di bicchiere indigeno, quello piccolo contiene agevolmente una birra media). Si è fatta coccolare da NonnaG e ha dormito nella stanzetta dei letti gemelli con Ziabella.

Stamattina Seavessi è partita presto per tornare nella Piccola Città e andare a lavorare.

Ha percorso la Valle Piovosa, in mezzo al sole del mattino, in mezzo all'aria fresca; si è riempita gli occhi di ogni angolo di montagna, di ogni sfumatura verdeoro delle foglie, i ogni piccolo scorcio di azzurro, ascoltando Mika a palla.


Non ha prezzo.

lunedì 11 luglio 2011

Yeah, we'll keep on smiling

Grazie, grazie di cuore a tutte per gli auguri per l'anniversario.
E' stato un bell'anniversario, forse il più bello finora.

Il primo anno l'Infanta aveva neanche due mesi, Seavessi si era appena arresa al fatto che tutte le mamme hanno il latte ma Seavessi no, cicca cicca cicca, e piangeva 28 ore al giorno anniversari compresi.

Il secondo anno sia Seavessi che MaritoNP si sono dimenticati l'anniversario, ci hanno riso sopra ma ci sono rimasti male entrambi.

Il terzo anno si cominciava a capire che #2 si sarebbe fatto desiderare.

Quest'anno è stato bello.

Tuttavia, il post di oggi è un po' malmostoso, ma - dicono dalla regia - Seavessi ha solo bisogno di un minimo di supporto morale. Che probabilmente si tradurrà in violente scoppinate virtuali, ma va bene uguale tutta salute.

Seavessi aspetta tutto l'anno che arrivi luglio per passare un po' di tempo con il coniuge. Perché sì, il suo status di semisingle a tempo determinato l'ha mandato giù e senza neanche tanto zucchero, ma non vede l'ora che arrivi l'estate per riappropriarsi della sua famiglia.
Seavessi comincia a preparare i uichend di luglio a metà febbraio, e quando poi arriva luglio e detti uichend sono pieni come valigie dopo un giro al duty free è contenta e le sembra di aver sfruttato bene il tempo.

E quindi?

Quindi quest'anno la Seavessi famiglia sta seguendo il consueto programma di marce forzate che la porta a fare cose e vedere gente.

In tutto ciò Seavessi si riempie di tachipirina perché se no starebbe sul divano in posizione fetale, guardando le vecchie serie del Dr House e invidiandogli il vicodin.



Hai voglia a ripetere che fa solo male e non è niente di cui preoccuparsi. Fa male uguale.

Quindi Seavessi ignora questi segnali truffaldini lanciati dal suo corpo e si aggira per montagne, fiere e riunioni familiari come una bomba a mano senza spoletta, alternando momenti di felice convivialità (tachipirina presa da poco che sta facendo il suo dovere) a momenti di carogna totale (è troppo presto per un'altra tachipirina).

Quanto sopra non creerebbe troppi problemi, se Seavessi si decidesse a dire ai presenti, MaritoNP incluso _scusatemi, sono felice di essere con voi ma non sto troppo bene, ora mi riposo 10 minuti.

E invece NO. Sia mai che ci macchiamo di cotanto disonore. Seavessi vaga per il mondo facendo sorrisi tirati e dicendo _ma no sto benissimo figurati non è niente, certo che mi faccio volentieri sti sei chilometri di passeggiata, non vedo l'ora.

Seavessi è abbastanza scema.

Fortunatamente MaritoNP lo è meno, e blocca i peggiori estinti da kamikaze di Seavessi facendola sedere quando diventa verde e impedendole di fare tre pieni di scale con l'Infanta in braccio.

Ma Seavessi adesso si deve impegnare e capirlo  una buona volta, che dire _non mi sento bene non è reato. Neanche per una mamma.

Ah, oggi pomeriggio Seavessi si arrende all'evidenza e alle minacce del consorte, che l'ha vista litigare per due giorni con il bottone in vita dei pantaloni, e ha minacciato di tagliarle le dosi di Bones se non va a comprarsi qualcosa che non dia fastidio a #2.
Secondo Seavessi è presto, non è il caso, Seavessi è anche dimagrita un po' ultimamente ecc ecc., ma fatto sta che i pantaloni tirano.

Ciao, #2.




venerdì 8 luglio 2011

Quattro anni fa

C'era il sole ma, inaspettatamente, l'aria relativamente fresca.

Ziabella sfoggiava un paio di tacchi vertiginosi, che presto si sarebbe tolta per girare scalza sul prato e fra i tavoli.

Seavessi si era svegliata presto e si era diretta verso la caffettiera, solo per scoprire che NonnoG l'aveva messa sotto chiave e aveva tutte le intenzioni di razionarle la caffeina.

Indipercui Seavessi si era messa a vagare per casa in cerca di un quanto mai necessario prosecchino.

La sera prima Seavessi, Ziabella e NonnaG avevano fatto i cartelli Seavessi e MaritoNP Oggi Sposi, e solo dopo aver finito si erano accorte di averli fatti tutti con la freccia a sinistra, e che probabilmente gli invitati non-indigeni sarebbero finiti nell'aia di qualche cascina.

ClaudiaFotografa aveva aiutato Seavessi a infilarsi nel Meringone - bellissimo e praticamente scelto da Ziabella, ché Seavessi mai avrebbe avuto il coraggio) - Seavessi sentiva qualcosa di strano e alla fine si era accorta che il gatto si era nascosto fra i chilometri quadrati di tulle della gonna.

Esistono un paio di foto bellissime di Seavessi che cerca di estrarre il gatto dalla gonna.

Nessuno si è fatto commuovere da Seavessi che è rimasta senza prosecchino.

Sia Seavessi che MaritoNP hanno sbagliato a dire le promesse, ma non se n'è accorto nessuno.

Seavessi e MaritoNP odiano le foto, ma in quelle di quattro anni fa, la maggior parte prese a tradimento, sorridono come ebeti.

Seavessi non è riuscita ad assaggiare la sua propria torta (ma era bella, vero?)





Verso le sette di sera, ormai a casa in jeans e maglietta, Seavessi e MaritoNP si sono guardati e si sono romanticamente detti _ma io ho fame.

E sono andati nella BirreriaDelCuore, dove erano andati la primissima volta che MaritoNP è venuto nella Piccola Città, e la titolare ha guardato perplessa la miracolosamente ancora intatta cofana-con-fiori di Seavessi.

La volta successiva che sarebbero andati nella BirreriaDelCuore, dopo la chiusura di agosto, sarebbero stati in tre.

giovedì 7 luglio 2011

Mia cugina, mia cugina

Oggi Seavessi si sente insolitamente leggera e scevra di pensieri molesti. Sì, ok, a parte un paio di urlacci a Gatto Abusivo che si è lanciato tipo kamikaze contro la zanzariera della porta finestra e l'ha fatta uscire dai binari, ed è stato minacciato di repentina trasformazione in coniglio con polenta.

Seavessi medita se nel budget mensile ci stia un salto in libreria (ma anche sì dai) perché vorrebbe comprarsi un altro Jeeves, e già questo per l'umore è un toccasana; in più questa estate ventosa e temporalesca è perfetta per Seavessi che più fa caldo più odia i suoi umani consimili.

Stamattina Seavessi ha ricevuto un messaggio su feis da CuginaGrande, che l'ha aggiunta a un gruppo.

Ce l'avete tutte no CuginaGrande? O se no è ZiaGiovane o VicinadiCasa, dicesi individua troppo grande per essere vostra amica e troppo giovane per essere un'adulta, a cui voi bambinette vi appiccicavate tipo cozze allo scoglio, sentendovi fiere e più alte di dieci centimetri per l'onore di cotanta compagnia, incuranti del fatto che CuginaGrande aveva 18 anni e voleva uscire col moroso e probabilmente non apprezzava così tanto la presenza di una ottenne entusiasta al seguito.

Seavessi non ha cugini veri, perché NonnoG e NonnaG sono figli unici; così nel mondo comodo e variegato dei cugini generici Seavessina bambina si è scelta, per elezione, CuginaGrande.

CuginaGrande andava allo stadio in curva, e Seavessina seduta in tribuna a fianco del papà sospirava e guardava quel meraviglioso ammasso di colore in movimento e pensava anche io un giorno.

CuginaGrande andava in giro con la vespa, d'estate faceva tardi la sera, metteva bellissime canotte luccichine - erano gli anni '80 - che per Seavessi era il massimo dell'haute couture.

CuginaGrande un'estate, in preda a chissà quale folle impeto cuginesco, disse a Seavessina senti andiamo al mare una settimana io e te, e Seavessina pensò se muoio adesso muoio felice. Nota di cronaca, le due brillantone arrivarono all'autogrill di Varazze e si accorsero di avere lasciato a casa le chiavi di casa del mare, e bivaccarono all'autogrill fino all'arrivo di NonnoG in versione settimo cavalleggeri (con chiavi).



Di quella settimana Seavessi ricorda di aver mangiato solo focaccia e gelato, e di una sera che dalla radio uscì una canzone dalle seguenti immortali parole:

sotto le conchigliole vivono le sogliole
sotto le conchigliole cantano le vongole

mai più sentita e giustamente rimossa dall'inconscio musicale del mondo, ma che ancora adesso Seavessi e CuginaGrande se ne ricordano e ridono.

Oggi CuginaGrande è... grande, ha due figli adolescenti, un marito un lavoro una vita.

Ma va ancora in curva, quella curva meravigliosa che canta e si agita ed è tutta colorata.

E ancora è la sola che segua Seavessi nei suoi deliri nostalgico-calcistici, sapendo che Seavessi parla del tal centravanti, ma in realtà pensa a certe mattine di maggio, in uno stadio che oggi è una rovina ma era magnifico, mentre gli adulti preparavano la grigliata e CuginaGrande e Seavessi sgusciavano, sole nell'universo, dentro il campo, si sedevano vicine sulle panchette di legno che erano già lì 50 anni prima che loro nascessero, e guardavano l'erba verde e il cielo chiaro e ascoltavano il silenzio pieno di voci.

Ce l'avete anche voi CuginaGrande, vero?

mercoledì 6 luglio 2011

Soli e abbandonati

Questo fine settimana NonnoG e NonnaG, e po' esse anche ZiaBella (Seavessi non ha chiarissima la logistica), partono per la montagna, e udite udite, si portano dietro anche l'Infanta, ammesso e non concesso che si riesca a sradicarla dal centro estivo.

Seavessi è pensierosa, perché da tre anni e un paio di mesi in qua non ha MAI passato la notte lontano dall'Infanta. Ma è ora, giusto?

Seavessi è pensierosa - contenta ma pensierosa -  anche all'idea che lei e MaritoNP vagheranno raminghi per una casa silenziosa e priva delle presenze che solitamente la animano, Velmi Solelline Fabiofàssio e compagnia cantante.

Solo loro e Gatto Abusivo. E #2 naturalmente, ma per fortuna #2 non è ancora in grado di coinvolgere nella vita familiare i propri amici immaginari - di cui Seavessi ha già un po' paura.

Quindi, per farsi passare la pensierosità e visto che era un po' che Seavessi non elencava alcunchè e ne sente la mancanza,

10 buoni motivi per godersi qualche giorno di vita di coppia Infantaless.


  • si può cenare con calma, e Seavessi non deve ingozzarsi al volo perché l'Infanta alle 20.15 crolla dal sonno.
  • si può fare la spesa di schifezze piccanti e preparare il bagnetto verde senza che qualcuno basso ululi  _pelché io non posso mangiallo? BUAAAAAAAAAAAAHHH


  • si può - trasgressione delle trasgressioni - andare una sera a fare aperitivo e due passi insieme senza pensare che nel frattempo si tengono impegnate altre persone che stanno Infantasitterando.
  • si può non fare nulla, assolutamente nulla, senza farsi venire il panico dell'animatore.
  • si può provare a pensare che è esistito un tempo prima dell'Infanta, anche se nessuno se ne ricorda più.
  • si può andare una sera a cena fuori e se si torna tardi pazienza
  • si può stare impunemente al telefono con le amiche senza che nessuna persona alta meno di un metro nel frattempo riempia il pavimento di A scritte col pennarello indelebile.
  • si può uscire dal lavoro e andare in piscina e chissenefrega della cena.
  • si può ANDARE AL CINEMA. oddio che emozione, si può andare al cinema.
  • si può pensare un pochino a #2, che ovviamente (è pure sempre un secondogenito) nessuno si sta filando di pezza.




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